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Esposizione fotografica dedicata alla figura femminile nello segno della bellezza e dell’energia vitale delle donne. La raccolta si pone lo scopo di denunciare la banalità del male cifra costitutiva della violenza e della prevaricazione sulla donna , vuole anche ricordare con delicatezza e rispetto le vittime silenziose della violenza familiare: le donne, appunto,e i bambini , vittime di violenza assistita.

La mostra mette a confronto la bellezza della donna, attraverso ritratti di donne di successo del nostro territorio , con le storie evocate attraverso immagini di repertorio o brevi racconti, di donne vittime di violenza o bambini vittime di violenza assistita. Tutto ciò per non dimenticare che in Italia una donna su tre, nella fascia compresa fra 16 e 70 anni è, o è stata, vittima di violenza . Per non dimenticare che il governo italiano ha ricevto un richiamo formale dall’ONU perché il fenomeno è particolarmente grave e l’Italia deve impegnarsi a risolverlo, adottando misure straordinarie e ad investire risorse importanti. Per ricordare che nelle famiglie violente, la furia si abbatte non solo sulla donna ma, sovente, sui bambini costretti a vivere nel terrore, ad assistere impotenti ad un olocausto privato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché partire dalla bellezza? Perché la bellezza ci impone protezione e cura, perché la bellezza incute rispetto e perché siamo sempre più convinti che “la bellezza salverà il mondo”, perché è una forza rivoluzionaria capace di mobilitare le nostre risorse interne dandoci la possibilità di porci in rispettoso ascolto dell’altro come portatore di un valore e di una sua essenza.

 

Il compito dato all’uomo nella sua umanità è di porsi in ascolto e nella cura dell’alterità , opporsi alla violenza non è una decisione politica è una decisione morale ineludibile che tocca e chiama ciascuno di noi. Non esiste un momento per opporsi alla violenza e al pregiudizio contro i più deboli, il tempo giusto è e sarà sempre ORA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I volti e la loro assenza

 

Osserviamo l’immagine di un volto ritratto quando la persona è assente, l’immagine evoca e rappresenta l’assenza.

Il mondo della rappresentazione è essenzialmente mundus imaginalis, l’mmagine segna, indica ciò che sembra impossibile riuscire a toccare, oppure è memoria di ciò che ci è apparso, di una perdita, di un dolore. E’ l’incatturabilità dell’essenza a cui rimanda, suggerendo. Non c’è immagine che non salvi un fantasma.

Cosa celano questi slendidi volti di donne, volti che giocano con l’obiettivo in modo delicato, timido, curioso, divertito, sfacciato, sorpreso?

Donne belle, donne di successo, donne amate, donne che amano…..donne, semplicemente donne che prestano la loro immagine a chi l’immagine deve celarla, dietro un braccio per difendersi, dietro finestre e porte chiuse che riparano ma rendono anche prigioniere.

Donne che prestano il loro volto così intimo, fiero, a chi tiene lo sguardo abbassato perché teme per la propria vita e per quella dei suoi figli.

Quindi, oggi si celebra la bellezza e il coraggio di Francesca, di Benedetta, di Astrid, di Marisa e di tutte le meravigliose donne che una fotografa  ha fermato con il suo occhio e la sua sensibilità, ma si celebra anche l’assenza di chi avrebbe potuto essere al loro posto, ma ha potuto lasciare solo le tracce per essere ritorovata o almeno pensata.

Ma se l’ascolto si fa attento e lo sguardo acuto, possiamo, tutti noi, udire l’eco delle  voci e l’anima delle Assenti.

Cristina

Cristina

Il mio nome è Cristina, fiera di essere madre, moglie, educatrice. Sono Preside del Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane. Credo nel valore della cultura e nella responsabilità di un’etica condivisa. Credo nel rispetto della diversità, insegno ad essere attenti e responsabili dell’altro e , credo in una Scuola che insegni la pacifica convivenza nella differenza.

Camilla

Camilla

Sono Camilla, sono al Liceo, la mia immagine oggi la regalo a chi non può volare, Presto i miei sogni, i miei occhi sul il futuro e il mio cuore perennemente in subbuglio. Presto la mia forza a quei figli, pare uno su quattro di famiglie violente, costretti anch’essi a subire ogni genere di maltrattamento, per loro e per me, sogno un mondo dove tutti i colori della vita possano fondersi in un arcobaleno e dove la diversità sia solo una sfumatura di colore

Benedetta

Benedetta

Sono Benedetta, dirigo il Centro Giovanile Stoà. Qui accogliamo pensieri e sogni dei giovani. I sogni brillano come stelle, così per ciascuno la propria e per ciascuno il proprio cammino.So che il percorso di un uomo non è sempre lineare, talvolta segue incomprensibili sentieri per poi ricongiungersi alla vita, a cui fa sempre ritorno. Così anche la vita di una donna può essere attraversata da dolori, ma credo in un disegno divino, capace di restituire sempre ciò che viene tolto

natalia

natalia

Sono Natalia, una mamma ed una poetessa. La poesia e la bellezza hanno medicato per molto tempo il mio cuore. Cosa avrei potuto fare e non ho fatto. Cosa avrei potuto dire e non ho detto. Ora sono qui, orgogliosamente, a mostrare il mio volto per tutte quelle donne che ancora non dicono e non fanno, per loro sono qui, per dire che non siamo sole

Elisabetta

Elisabetta

Sono Elisabetta, sono una donna che lavora da più di quarant’anni, lo faccio con cura, con caparbietà e molta energia, sono sicura che una donna debba poter esprimere il proprio talento esattamente come un uomo. Siedo, fiera del mio essere donna, al tavolo di importanti Consigli di Amministrazione e la mia presenza, oggi, fra le tante, vuole essere una testimonianza di impegno e vitalità.”

Astrid

Astrid

Sono Astrid, sono una mamma, una donna che lavora come medico di un hospice, accompagno con rispetto e delicatezza le persone nel loro ultimo viaggio terreno. . Prendo una mano, abbraccio una vita, sostengo uno sguardo carico di paura. So che il senso e la misura di una vita è dato dall’essenziale, dall’autenticità delle relazioni costruite e dall’amore che si è dato e che si è goduto. Mostro il mio volto e, ancora una volta e per sempre, sostengo il rispetto per la vita .

Simonetta

Simonetta

Sono Simonetta, medico, primario di pediatria di un grande ospedale, sono mamma e moglie. Ho visto tanti, troppi bambini arrivare in Pronto Soccorso con la madre ferita e spaventata, ho letto la paura e lo sgomento negli occhi di questi piccoli angeli che ci guardano. Non posso tacere, non voglio tacere perché soffro al ricordo, perciò presto oggi il mio volto e il mio sorriso a tutti quei bambini che hanno smarrito i sogni, possano un giorno sorridere e non aver paura degli adulti.

Benedetta

Benedetta

Mi chiamo Benedetta, sono moglie e nonna, innamorata della poesia del vivere, mi sento la mamma del Teatro Fratello Sole. Tante giornate spese in sala mi fanno sentre custode gelosa delle mille voci e delle mille storie che hanno attraversato questo Teatro, mentre con tenerezza che si snebbia pian piano, ascolto i miei ricordi. Oggi dal fondo del palcoscenico, non più dietro le quinte, attraverso il palco e alzo la mia voce, in favore delle donne e dei bambini, che possano essere sempre protagon

Marisa

Marisa

Sono Marisa, sono Presidente di una grande azienda, Pietro Carnaghi Spa. Sono una moglie, una mamma , una persona preparata ed impegnata, innamorata del proprio lavoro. Sono qui, a mostrare con pudore il mio volto, lo mostro per quelle donne che non hanno avuto pari dignità, diritti e possibilità nel mondo del lavoro. Offro la mia voce per chiedere con forza il diritto, per ogni donna, di poter realizzare il proprio sogno e il proprio talento.

Maria Agostina

Maria Agostina

Sono Maria Agostina, sono una donna che lavora in un Ente Pubblico, vivo da sola, mi tiene compagnia una dolce femmina di labrador con la quale condivido serate davanti alla tv e cene in tinello. Sono single e non mi dispiace, ma non voglio aver paura di andare a correre nel parco la sera, né di indossare un abitino carino e girare per la città temendo di essere vista come una preda. Sono una donna e desidero liberamente godermi la solitudine e il silenzio

Carolina

Carolina

Mi chiamo Carolina, sono campionessa mondiale di scherma. Sono abituata a combattere, a stringere i denti per arrivare a fine gara, a non mollare mai. Oggi la mia stoccata è per tutte quelle donne che combattono, ma non ad armi pari, non nel rispetto delle regole, donne che cadono sotto il peso della violenza. Per loro la mia spada, le mie medaglie e il mio cuore, in attesa di un mondo dove non sia necessario combattere, se non in pedana, e sia sufficiente ascoltarsi ed amarsi.”

Lucia

Lucia

Sono Lucia cammino a fianco di chi ha perso ogni cosa, tranne la dignità. Sono volontaria alla mensa solidale, quante storie ascolto, c’è chi racconta con le parole, chi con il silenzio, io offro e condivido il cibo .Il mio volto qui, oggi, per ricordare che una donna non è fragile, è delicata, fragile diventa un bambino, ed ogni giorno perde un sogno, se viene esposto alla furia di una famiglia violenta.

Lilina

Lilina

Fede

Fede

Sono Fede, Lavoro nell’azienda tessile che fu di mio padre. Mi aggiro indaffarata nella vita, fra scaffali e tessuti fluttuanti,.Mettere insieme fili e trame è il mio mestiere, anche la vita di una donna ha una trama e un ordito, disegni e sfumature rappresentano tutte le parole non dette, tutte le umiliazioni subite . Oggi sono qui per chiedervi di alzare il velo dell’ipocrisia, che tiene prigioniera una donna e le fa credere che la verità sia una vergogna, ma la verità è solo libertà.

Elena

Elena

Mi chiamo Elena, sono psicoterapeuta al centro antiviolenza EVA Onlus; ascolto storie di dolore e di paura, tendo la mano a chi non sempre può prenderla, piango quando perdo un’occasione e gioisco quando una donna spezza una catena. La sera torno a casa portando con me , un frammento di anima delle donne incontrate, qualche lacrima e molti sogni infranti. Abbraccio i miei cari, mentre il pensiero corre a loro, alle mie donne, domani stringerò più forte, domani non non lascerò la presa..domani

Francesca

Francesca

Sono Francesca, libraia del centro, vendo ed ascolto storie, ma oggi voglio raccontare una storia diversa…..c’era una volta un uomo e una donna, c’era una storia d’amore, non è stato sempre facile e non c’è stata per tutta la vita , ma mai una mano violenta si è alzata a colpire il volto. Sono una donna e sono mille donne, come le storie che vendo, nessuno alzi su di noi neppure un dito…..neanche con un fiore.

Rosalia

Rosalia

Sono Rosalia, sono un medico, sono Presidente della sezione Varesina dell’UILDM ( unione italiana lotta alla distrofia muscolare), delegato Telethon. Sono abituata ed onorata nell’ascoltare, accogliere e curare l’altro in difficoltà. Possano, tutte le donne, non aver bisogno di protesi, di supporti, di tutela, ma liberamente e con leggerezza possano spiccare il volo nella vita. Possano, tutti i bambini, crescere in una famiglia e non in un campo di battaglia.

sono Franca, fondatrice dell’Associazione Bianca Garavaglia che lotta contro i tumori infantili. Con gran cura mi occupo della vita: di bambini colpiti da un male crudele, mi occupo di quelle mamme e quei papà pietrificati dal dolore. Mi occupo di chi, nonostante ogni evidenza, si alza ogni mattina con il compito di vivere. Credo che la vita vada onorata non subita. Credo nelle donne che si rialzano ogni volta che cadono e sentonoforte la responsabilità di vivere e di far vivere i propri figli

Francesca

Francesca

Sono Francesca, sono assistente capo presso la Polizia di Stato, abituata a raccogliere frammenti di vita e storie alla deriva. Oggi scelgo di fermare con lo sguardo e non con le armi, scelgo di fermare la mano di un uomo violento prima, prima di colpire. Insieme ad una donna violata c’è spesso un figlio che guarda e un uomo che non sa fermarsi davanti alle sue paure. Chiedo di fare appello al coraggio di fermare la propria mano e di sciogliere il pugno in una carezza.

Simonetta

Simonetta

Franca

Franca

Fede

Fede

Marisa

Marisa

Natalia

Natalia

Elena

Elena

Astrid

Astrid

Benedetta

Benedetta

Elisabetta

Elisabetta

Francesca

Francesca

Rosalia

Rosalia

Lucia

Lucia

Maria Agostina

Maria Agostina

Camilla

Camilla

Benedetta

Benedetta

Lilina

Lilina

Francesca

Francesca

Carolina

Carolina

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